Performance tra teatro, moda e musica

Anna Cappelli è l’ultima opera di Annibale Ruccello, talento scomparso a soli trenta anni nel 1986 e drammaturgo con la passione per le figure femminili estreme, portata in scena anche da Anna Marchesini nella spettacolo “Parlano da sole”.

Riproposta durante la scorsa edizione di Altaroma con la regia di Rossano Giuppa, l’interpretazione di Bianca Nappi, i pezzi dei Baustelle, Anna ha vestito abiti nuovi, complessi, concettuali, claustrofobici, ossessivi: le camicie bianche  – quasi di forza – della capsule collection di Italo Marseglia.

La passerella del Teatro 10 di Cinecittà non ha ospitato solo una performance, non era una sfilata,  una performance teatrale, un reading, una danza bensì la somma di tutto.

La voglia di fondere insieme tutti questi linguaggi, farli dialogare tra loro per arrivare allo spettatore con la loro carica drammatica, grottesca, tragica e comica in una voce unica quella di Anna Cappelli, una donna costretta dagli eventi a fare una scelta estrema, vittima delle sue ossessioni, dei condizionamenti.

Lei che ha come unico alleato un frigorifero vecchio ma ancora utile al suo scopo.

A proposito dell'autore

Secondogenito e gemelli: questo la dice lunga sul mio carattere. “Ottantologo”, Pop addicted, nel corso degli anni ho collaborato con diverse testate, tra cui L@bel, Progress e Aut. La moda è la mia passione più grande perché è cultura, è visione sociologica della vita e del mondo. Freitag addicted le vorrei avere tutte. La Rete è la mia seconda casa. Sono dieci anni che il mio avatar è Psikiatria80, nome del mio primo blog, ma anche di tutti i miei profili sui tanti social network.

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