La Regina della Ballroom on the cover of a magazine.

Indya Moore è una delle 100 protagoniste delle 100 cover del numero di settembre di Vogue Italia, quello più atteso  più osservato quello che in qualche modo annuncia quale sarà il percorso del giornale nei mesi a seguire e con esso quello della moda stessa. Settembre nel modo della moda è come il capodanno è come se tutto si azzerasse e iniziasse a circolare una nuova energia.

Indya Moore in “Pose” di Ryan Murphy è Angel Evangelista una ragazza transgender nella New York degli anni ’80 che sogna il mondo della moda, in un momento in cui a una ragazza trans non era permesso neppure entrare in un bar gay, e che realizza il suo desiderio nella Ballroom scene, dove nessuno la giudica se non per gli outfit, le categorie e il Voguing sempre perfetto.

Una modella/attrice transgender anche nella vita reale diventata famosa per essere una ragazza trans che sogna di diventare una modella e finire sulla Cover della più importante rivista di moda che porta il nome del ballo che le ha dato una famiglia e una dignità è meraviglioso non trovate?

Io si alla faccia della Terf, dei benpensanti e di chi è più interessato solo a cosa hai in mezzo alle gambe per vedere la vera essenza di una persona.

Questa cover, anzi queste cover, come ha scritto anche il direttore di Vogue Italia Emanuele Farneti, sono legate a quella tristemente storica del numero di aprile, bianca e silenziosa come silenziose erano le strade durante il lockdown, silenziosa in segno di rispetto per chi stava perdendo prospettive, lavori, affetti.

Questa ha un titolo ben preciso Hope, speranza che tutto questo diventi un ricordo, speranza che ci abbia insegnato qualcosa, speranza che il mondo prenda una nuova strada.

Questo numero avrà 100 protagoniste che in comune hanno solo una cosa: sono donne e rappresentano la loro femminilità al 100% fregandosene dei pregiudizi, trasformando i loro corpi in strumenti di comunicazione e di battaglia sociale. Donne con pelli diverse, con vissuti, culture, aspettative, obiettivi diversi.

Non me ne vogliano le altre 99 donne sia chiaro ma Quella di Indya Moore  per me è la Cover da avere … ora tutto sta a trovarla!!!

A proposito dell'autore

Secondogenito e gemelli: questo la dice lunga sul mio carattere. “Ottantologo”, Pop addicted, nel corso degli anni ho collaborato con diverse testate, tra cui L@bel, Progress e Aut. La moda è la mia passione più grande perché è cultura, è visione sociologica della vita e del mondo. Freitag addicted le vorrei avere tutte. La Rete è la mia seconda casa. Sono dieci anni che il mio avatar è Psikiatria80, nome del mio primo blog, ma anche di tutti i miei profili sui tanti social network.

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